Dalla frangitura si passa alla gramolatura. La gramolatrice impasta ed impasta per 20-25 minuti, con addizione di acqua. La temperatura di lavorazione viene mantenuta costantemente sotto il 27 gradi: è la prova della cosiddetta “lavorazione a freddo”. Una garanzia per la nascita di grandi oli. Quando la pasta assume un colore brillante, lucido, promettente, bello a vedersi, allora è pronta per la fase successiva.
L’acqua e l’olio, come noto, hanno pesi diversi. L’olio è più leggero: viene a galla. Al termine del processo l’olio mosto viene fuori tutto quanto, pronto per il consumo. È il momento più emozionante. Non ci sono parole per descrivere quel fiotto di oro liquido che è la sintesi della fatica di una stagione di lavoro.
Giunte al frantoio si esegue la defoliazione: le olive sono separate da foglie e rami presenti nel raccolto mediante una macchina apposita con ventola: foglie e rami, più leggeri, sono spinti verso l’alto e le olive scivolano nella cassetta sottostante. In frantoio le olive sono lavate in acqua corrente: pulizia in primo luogo ! Le olive giungono al frangitore a martelli. L’intero percorso di lavorazione si svolge in strutture di acciaio inossidabile coperte. Si limita così il contatto della materia naturale con l’ossigeno. Meno ossidazione, più qualità e pulizia. Il frantoio è comunque accuratamente sanificato giorno per giorno.
Da qui si passa alla centrifuga o decanter: mediante un sistema di separazione ad alta velocità in tre fasi, viene separata la parte solida ovvero la sansa, che viene recuperata a parte e la parte liquida, costituita dall’olio e dall’acqua di vegetazione. Questi ultimi vengono avviati ad un ulteriore separatore centrifugo, ove si eliminano l’acqua di vegetazione e le ultime impurità.